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American Gods, Neil Gaiman

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Katerina
view post Posted on 28/4/2010, 21:21




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American Gods è un urban fantasy scritto da Neil Gaiman nel 2001.
Nel 2001 ha vinto il premio Bram Stoker, e nel 2002 il Nebula e l'Hugo.

La storia ha come protagonista Shadow, un'ex detenuto pronto a tornare a casa dopo tre anni di prigione.
L'uomo è pronto a rimettere insieme la propria vita: la moglie, Laura, lo aspetta e il suo amico Robbie è pronto a dargli un nuovo lavoro.
Purtroppo per lui le cose non vanno come sperato: Laura e Robbie muoiono in un'incidente e Shadow si trova senza un posto dove poter tornare, nonchè motivo per tornarci.

Ad offrirgli un lavoro (da guardia del corpo) ci pensa l'enigmatico mr. Wednesday, in viaggio per incontrare dei vecchi amici.

Il lavoro si rivela però molto più pericoloso di quanto immaginato: Wednesday è in realtà Odino, e i suoi vecchi amici sono le vecchie divinità, ormai dimenticate e in declino perchè la potenza di un dio si misura in base alla fede avuta in lui.
E non si tratta neanche di mere visite di cortesia, bensì di un reclutamento: Odino ha intenzione di muovere guerra alle nuove divinità (la tecnologia, la Tv, i Media) guidate dal misterioso Mr World, deciso a spazzare via i vecchi dei una volta per tutte.

E Shadow si trova così invischiato in una guerra divina. E per un umano, non è semplice uscirne indenni anche solo come spettatori.

American Gods è un libro che mi ha affascinata da subito: l'idea delle divinità che perdono potere mano a mano che vengono dimenticata mi intriga, e tutt'ora la ritengo incredibilmente plausibile. Mi piace la stretta connessione tra il dio e i suoi fedeli, legati da un rapporto di co-dipendenza da cui però gli umani, per la natura mortale, sono in grado di emanciparsi mentre le creature eterne ed immutabili vengono indebolite dal cambiamento.

Inoltre è una bella storia, perchè per questi personaggi ormai così patetici, consapevoli ombre di sé stessi, non puoi che provare pena e desiderare che tornino all'altico splendore... anche se non è possibile.
E il povero Shadow, chiaramente in un gioco più grande e che di batoste ne ha avuto così tante...

Insomma, bella storia e bei personaggi, idea di base intirgantissima.
Scritto bene, ma a tratti un po' pesante.
 
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L i g h t n i n g
view post Posted on 13/5/2010, 11:03




Non penso lo leggerò, non è il genere di libro che solitamente mi affascina. Alcune idee però sono micidiali, vedi questa (come già detto nel post di The Sandman):

CITAZIONE
l'idea delle divinità che perdono potere mano a mano che vengono dimenticata mi intriga, e tutt'ora la ritengo incredibilmente plausibile. Mi piace la stretta connessione tra il dio e i suoi fedeli, legati da un rapporto di co-dipendenza da cui però gli umani, per la natura mortale, sono in grado di emanciparsi mentre le creature eterne ed immutabili vengono indebolite dal cambiamento.

e il fatto che le nuove divinità siano la tecnologia e i media. *__*
 
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Katerina
view post Posted on 13/5/2010, 11:40




Peccato, è un libro notevole, ed è anche riuscito a creare uno zombie che non mi fa paura.

CITAZIONE
e il fatto che le nuove divinità siano la tecnologia e i media. *__*

"Sono la scatola scema. Sono la TV. Sono l'occhio che tutto vede e il mondo del tubo catodico. Sono la Grande Sorella. Sono il tempietto attorno a cui si riunisce la famiglia per pregare."
"Sei la televisione? O qualcuno alla televisione?"
"La TV è l'altare. Io sono ciò a cui il pubblico offre i suoi sacrifici."
"E che cosa sacrificano?"
"Il loro tempo, soprattutto. A volte le persone che hanno vicino."


E come le vecchie divinità si mescolano agli umani: gli dei egiziani gesticono un'impresa di pompe funebri, per dirne una.
 
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2 replies since 28/4/2010, 21:21   37 views
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